Settima tappa – CAGLIARI – 19 novembre 2025
All’Università di Cagliari #NonCiFermaNessuno: la ricetta di Abete contro la solitudine
È stata un successo la prima volta in Sardegna di #NonCiFermaNessuno. La campagna sociale motivazionale è approdata all’Università degli Studi di Cagliari, dove oltre 300 studenti e studentesse hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa ideata nel 2014 da Luca Abete. «Non portiamo motivazione ma umanizzazione – afferma l’inviato di Striscia la notizia –. Non siamo qui per convincere nessuno a essere felice. Ritengo sia giusto ricordare che la tristezza esiste, che anche la paura merita rispetto e che la fragilità non è un difetto. Ma, anzi, è una porta. E talvolta può bastare semplicemente chiamare per nome chi pensa si tratti di un muro maledetto e non vede quella maniglia da impugnare».
Una giornata ricca di emozioni che ha incontrato il parere positivo del Magnifico Rettore, prof. Francesco Mola. «#NonCiFermaNessuno rispecchia la filosofia del nostro Ateneo. Le esperienze ascoltate durante il talk confermano che non vogliamo lasciare nessuno indietro. Alle studentesse e agli studenti dico di non accontentarsi mai».
Il Premio #NonCiFermaNessuno, che da cinque anni celebra storie di eroismo quotidiano, è stato assegnato allo studente della Facoltà di Filosofia Thierno Balde Mamadou Saidou, arrivato in Italia a 11 anni dopo un lungo viaggio attraverso Mali, Algeria, Libia e deserto del Sahara. «Le difficoltà sono state tante, senza i miei genitori, a partire dalla lingua: mi sono sentito solo, nei miei pensieri e nella mia testa. In Italia ho trovato quella accoglienza che mi ha permesso di arrivare a dove sono oggi ma non dimentico la mia famiglia in Guinea: mi danno la forza di andare avanti ogni giorno».
Il premiato, oltre al manufatto realizzato dagli artigiani 2.0 di Polilop, ha ricevuto strumenti utili per la formazione come un videocorso sull’Intelligenza Artificiale di MediaWorld, un corso di Social Media Management curato dagli esperti di Mac Formazione e un kit di scrittura Stabilo.
Il Laboratorio Permanente dei Linguaggi della Comunicazione Giovanile valorizza le esperienze che emergono durante il talk attraverso le piattaforme social del progetto, trasformandole in occasioni di confronto e riflessione collettiva. «Gli adulti dovrebbero smettere di dire ai ragazzi cosa dovrebbero essere – prosegue Abete –. Dovrebbero invece chiedere “come stai, come ti senti?” Molti giovani si sentono soli perché cresciuti in un mondo adulto che nasconde emozioni, paure, fragilità e prova a indirizzare il coraggio applaudendo i vincenti».
«La mia campagna sociale non promette miracoli – conclude Abete –. Insegna a chiamare semplicemente per nome le nostre paure, le fragilità che tendiamo spesso a nascondere. Il mio progetto serve proprio a questo: mostrare che non serve fingere, che non si deve essere perfetti per essere accolti. Fingere che tutto vada bene è un peso che limita la corsa e aumenta lo sforzo». #NonCiFermaNessuno si avvicina dunque alla conclusione dell’undicesimo tour in giro per l’Italia: ultima tappa in programma all’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.
