ilGiornale.it – L’inviato di Striscia La Notizia Luca Abete parla del suo tour motivazionale per i giovani

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ilGiornale.it

di Edoardo Sirignano 1 Aprile 2022 

“Dalle feste per bambini a Striscia: vi racconto tutto”

Luca Abete: “Dalle feste per bambini a Striscia: vi racconto tutto”


L’inviato di Striscia La Notizia Luca Abete parla del suo tour motivazionale per i giovani, nonché degli inizi della sua carriera da animatore di matrimoni

Luca Abete racconta del suo passato, degli inizi della sua carriera da animatore nei matrimoni. L’inviato di Striscia La Notizia rivela come non abbia mai smesso di sentirsi clown e di utilizzare la propria autoironia per trasmettere valori.

Sono giorni particolari per il mondo. Come li sta vivendo?

“Il Covid sembrava essere l’incubo che non finiva mai. Adesso andiamo ad aggiungerci altre apprensioni, che mi auguro terminino presto. Siamo di fronte a qualcosa di inimmaginabile, ingiustificabile. Tutti dovremmo riappropriarci un attimo della capacità di confrontarci e di capire quanto il bene comune possa passare dalle singole azioni di ognuno di noi”.

Come ha vissuto i giorni della pandemia e del lockdown?

“Il lockdown è stato incredibile, uno dei momenti più stravolgenti per la collettività. Ho trascorso quei giorni in casa e per fortuna ho un po’ di giardino. Mi sono dedicato al lavoro, pur facendolo a distanza e utilizzando i nuovi strumenti a disposizione. Avevamo grosse difficoltà, però, a incontrare i truffatori che giravano. Nonostante ciò, non abbiamo rinunciato mai a fare compagnia a tanti italiani chiusi in casa. Una grandissima gioia e soddisfazione”.

Cosa si può fare per aiutare i giovani a venir fuori da anni difficili?

“I ragazzi vivono tuttora un periodo di incertezza. Il futuro fa paura ai giovani di qualunque generazione. Il momento che viviamo non aiuta a distendere le ansie. Il Covid ha messo a dura prova l’attività sociale. Ha portato i ragazzi non solo a doversi preoccupare di un esame o di un’interrogazione, ma si è aggiunta la difficoltà di vivere in una fase in cui comunque avevano tanta voglia di fare. Oggi la crisi internazionale crea problemi di preoccupazione anche dal punto di vista economico e quindi di ricaduta sul mondo del lavoro. Per i giovani, quindi, essere preoccupati è normalità”.

Abete è protagonista con un tour motivazionale. La sua infanzia è stata facile?

“È stata abbastanza tranquilla, normale, in una famiglia come tante che viveva di cose semplici. Ho vissuto gli anni della crescita nella mia città, Avellino, una piccola realtà. Sono sempre stato un ragazzino timido e riservato. La voglia di conoscermi in profondità, poi, mi ha spinto a una sperimentazione costante che mi ha portato a essere quello che sono. La mia famiglia mi ha sempre supportato, mi ha insegnato i valori della legalità, della correttezza, del rispetto per il prossimo, per le donne, per ciò che siamo noi stessi. Devo dire grazie a chi mi ha cresciuto perché se oggi riesco a fare le cose in un certo modo è anche merito loro”.

Chi è stato il primo a credere nel suo talento?

“I bambini. Nella mia città ho cominciato l’attività da animatore per guadagnare qualche soldino mentre studiavo all’università. Sono stati i miei piccoli fans, quelli che mi volevano alle loro feste, a farmi appassionare al mondo dello spettacolo. Mi facevano capire quando era il caso di correggere il tiro e quando invece il contrario”.

Come è iniziata la sua carriera?

“Facendo l’animatore, poi sono passato ai matrimoni. Qualcosa di semplice, non prestigioso. Nonostante ciò l’ho fatto sempre con grande serietà. Pian piano ho cominciato a sperimentarmi nel ruolo di clown e dopo averlo fatto per qualche anno ho capito che non volevo fare l’architetto, ma che piuttosto mi sarebbe piaciuta un’esperienza televisiva. Ho messo su, quindi, un format per bambini su un’emittente locale e da lì sono poi diventato l’inviato di Striscia”.

Che idea si è fatto della politica italiana? Cosa ne pensa di Mario Draghi?

“È difficile esprimere un’opinione sulla politica in generale perché si finirebbe con l’essere troppo vaghi. Le istituzioni hanno un ruolo importante e le criticità che vivono non sono poche. Molto spesso critico la ricerca del colpo a sensazione. Alcuni politici sono più impegnati a racimolare consensi sui social che lavorare in un certo modo. Ci sono tante cose su cui si potrebbe lavorare meglio. Ovvio che il momento non è facile e ci sono figure come Mario Draghi, tecnici, che portano il loro contributo seguendo quella che può essere la loro azione. Quando c’è da dire che qualcosa non va è giusto farlo, pur avendo sempre rispetto nei confronti di chi governa”.

Tra i vari Conte, Salvini, Meloni, chi preferisce?

“C’è sempre qualcosa che salvo e qualcosa che non approvo. Nascendo dal volontariato, dall’associazionismo ed essendo vicino ai problemi della gente che ci scrive, mi rendo solo conto che c’è tanto da fare”.

Tornando a Striscia e alla sua esperienza televisiva, quale l’errore più grande della carriera?

“La giacca di velluto. È troppo calda in estate ed è purtroppo troppo fredda in inverno. Ci vorrebbe una giacca con l’aria condizionata o con un tessuto termico in grado di gestire gli sbalzi”.

Quale, invece, il rimorso?

“Con il mio staff, mi dedico giorno e notte a dare risposte ai miei conterranei, a cercare punti di incontro tra i problemi e il trovare soluzioni. Il rimorso che ho è che nonostante facciamo molto, vorrei sempre ancora di più. Mi sento poco personaggio televisivo e molto amico dei cittadini che posso aiutare in qualche modo”.

Abete è stato esposto fin troppo al pericolo. Quali sono le sue paure più grandi?

“Ormai sono abituato al pericolo. Abbiamo imparato a gestire le situazioni più delicate e proviamo a mettere in campo qualche precauzione. Penso di essere un’incosciente razionale. Ho un pizzico di follia che mi porta laddove nessuno andrebbe, ma allo stesso tempo ho una razionalità che mi induce a gestire con freddezza anche i momenti più complicati. Questo è il mio talento, la mia fortuna”.

Può rivelare qualche curiosità tra i conduttori di Striscia. Chi è il suo preferito?

“Ognuno ha caratteristiche specifiche. Ero molto legato a Ficarra e Picone, ho grandissimo rispetto per Michelle Hunziker, artista straordinaria. Gerry Scotti è un mostro sacro della televisione, una figura di presentatore con un carisma come pochi. Ezio Greggio e Iacchetti sono la storia del programma. Ci sono, poi, i nuovi, quelli che sono di passaggio, che creano una ventata di freschezza. Pur essendo inviato dal 2005, continuo a sentirmi spettatore di Striscia e quindi ho rispetto per tutti”.

Chi ritiene un maestro?

“Non ho un cantante o un attore preferito. C’è una persona alla quale devo molto: Antonio Ricci. Non solo perché ha dato un’opportunità a un conduttore di un programma per bambini di provincia, ma per gli insegnamenti che porterò con me. Quando sono stato in prova, mi ha sempre detto non dimenticare mai il clown che sei. Non smettere mai di essere autoironico. Mettiti sempre in gioco”.

Fonte: www.ilgiornale.it del 1 aprile 2022

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Anche chi è estroversə può sentirsi solə. 

E’ chiara, studentessa fuorisede, che ci sfata un falso mito: anche chi parla con tutti, scherza e ride sempre, può sentirsi solo. 

“Mi sono resa conto che parlavo con tutti, ma non costruivo rapporti con nessuno" racconta durante il nostro talk in cui le paure, le difficoltà degli studenti escono fuori. 

💛 A Chiara — e a chi come lei si è sentito “circondato ma solo” — auguriamo di costruire legami veri, di farsi ascoltare davvero, di non accontentarsi più di essere solo sentiti.

#noncifermanessuno #motivazione #sapienza #solitudine #nessunoesolo
🚦 Meglio fermarsi che correre senza sapere dove stai andando.

Prenditi il tempo di capire dove vuoi andare,
senza ansia, senza paragoni, senza fretta.

✨ Fermarsi per capire dove si vuole andare, chi si vuole diventare, non è un fallimento, è chiarezza!

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Il nostro tour motivazionale #noncifermanessuno approda tra le pagine di Popular. 
Luca si racconta e con lui anche il cuore della nostra campagna sociale… e di un’inaspettata visione dell’architettura!

“I ragazzi non cercano consigli teorici, ma storie vere.” dice Luca
e ogni volta la nostra community lo conferma: non servono sermoni, servono speranza, resilienza e coraggio.

Leggi l’intervista completa su Popular e raggiungici alle prossime tappe:

📍 Catanzaro – 4 novembre, Università Magna Graecia
📍 Cagliari – 19 novembre, Università degli Studi di Cagliari
📍 Bergamo – 5 dicembre, Università degli Studi di Bergamo

Nessunə è solə.

#motivazione #popular
“Io devo poter dare la possibilità ai miei occhi di vedere il bello.”

Lo dice Laura, perché ha imparato a vivere le sue emozioni, a riconoscerle, senza restare intrappolata nella loro intensità.
Attraversa fragilità e stati d’animo contrastanti, e si accompagna — passo dopo passo — a scoprire il bello. ✨

Che possiate accarezzarvi, sempre. 💛

#noncifermanessuno #sapienza #motivazione #resilienza
Vivete ogni esperienza fino in fondo.
Con passione, con tenacia, con quella fame che vi spinge ad andare oltre e godetevi tutto ciò che vi ritorna 
perché vi state avvicinando al vostro successo!

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✨ Rivivi con noi i momenti migliori della quinta tappa del tour #noncifermanessuno a Roma-Sapienza: che energia! 💥 

Grazie a tutti, siete stati fantastici! 💘

Prossima fermata? 👉 Didacta, Riva del Garda, mercoledì 22. 
Restate connessi! 🔥

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Non serve una medaglia per essere degli eroi! 💫

Luca lo dice spesso, e ha ragione: siete degli eroi, ma troppo spesso vi sottovalutate. 

Vi dimenticate di premiarvi, di riconoscere il vostro valore. 
Ammirate gli altri, ma fate fatica a guardarvi con la stessa stima. 

È il momento di cambiare prospettiva. 
Date valore a ciò che fate, anche ai piccoli passi. 
Imparate a volervi bene, davvero, prima che siano gli altri a farlo. 

Perché l’eroismo non è un gesto eclatante: è esserci, provarci, rialzarsi. Sempre. 

#noncifermanessuno #motivazione #giovani #lucabete
«La vulnerabilità non è una disfunzione.»
Ce lo racconta Flavia, che non ha scelto di nascondere le proprie  fragilità rendendole la propria forza. 

Si è rialzata, sì — ma solo quando ha smesso di giudicarsi.
Ha scelto di comprendere il suo malessere, di accettarlo, di viverlo come parte del suo percorso.
A voi auguriamo lo stesso: non siete sbagliati.
È solo un momento difficile, e anche questo passerà. 🌻

#noncifermanessuno #depressione #motivazione #sapienza #universitá
🎤 «Nella verità ci sono le imperfezioni. E sono belle, sono ciò che m’interessano.»

Così @edoardodeangelis_morethanreal, regista, ospite della quinta tappa del tour #NonCiFermaNessuno alla Sapienza, ha scosso l’aula con parole che sanno di libertà.

In un mondo che ci vuole perfetti, lui ci ricorda che il vero è ciò che conta.
Che la bellezza è nelle crepe, nei difetti, nelle storie vere che ognuno di noi porta con sé.

💛 Facciamo un inno alle imperfezioni, al coraggio di mostrarci per come siamo.
Perché sì, siamo tutti perfetti… a modo nostro.

#noncifermanessuno #edoardodeangelis #registaitaliano #imperfezioni
🎙️ Abbiamo raccontato la tappa romana del tour #NonCiFermaNessuno ai microfoni di Radio Roma Capitale.

Luca ha ricordato che il nostro tour non è fatto di sermoni o barriere istituzionali, ma di ascolto, empatia e libertà. 💛

È uno spazio dove tutti siamo uguali, dove si può gridare la propria fragilità senza paura, proprio come è successo alla Sapienza.
Il viaggio continua…

Prossima tappa: altra università, altre storie, altre emozioni da condividere, ci vediamo prestissimo! 

#noncifermanessuno #sapienza #roma #università
«Mi sentivo solo perché sola si sentiva mia madre, ma almeno eravamo soli insieme.» 💭

Manuel ce l’ha detto con la voce tremante, ma con il cuore pieno di coraggio.
Ha avuto paura, si è sentito perso, ha scrollato per giorni sperando che tutto passasse da sé.
Poi ha scelto di esserci.
È salito in aula, ha condiviso la sua storia, ha urlato la sua solitudine.
E in quel momento ha vinto. 🌟

Oggi Manuel non è più solo.

E se anche tu ti senti così… trova il coraggio di urlarlo.
Noi saremo qui, pronti ad ascoltarti. Sempre. 💛

#noncifermanessuno #nessunoèsolo #solitudine

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