La Repubblica: intervista a Luca Abete

La Repubblica: intervista a Luca Abete

Luca Abete, 50 anni, quasi venti come inviato di Striscia la Notizia, il tg satirico di Canale 5 ideato da Antonio Ricci, si racconta agli studenti dell’Università Parthenope di Napoli e si improvvisa cantante per il suo tour motivazionale “Non ci ferma nessuno” nei maggiori atenei d’Italia.

Non solo inviato, adesso anche cantante?

“Ecco, questa me la sarei risparmiata. Ho trovato il coraggio di farlo solo per i giovani. Ho pensato che la musica potesse essere quella freccia diretta al loro cuore. Mi sono circondato di professionisti straordinari ed è nata “Impariamo Ad Amarci”, la colonna sonora del tour #noncifermanessuno”.

“Non ci ferma nessuno”: dieci anni di incontri e di emozioni…

“Ogni talk è un volo nelle paure, nelle sensazioni che vivono tanti studenti italiani. Alcuni sono forti, hanno vissuto esperienze toste e le raccontano con disinvoltura. Altri respirano un’aria di solitudine. Provo a motivarli, a far capire loro che quella solitudine è solo percepita, non reale”.

Come è nato questo progetto?

“Spesso quando incontravo studenti per strada mi chiedevano come fossi arrivato a Striscia. Immaginavano favoritismi o raccomandazioni. Ma quando raccontavo la mia storia di impegno e di sacrifici ho scoperto che accendevo la loro attenzione e contribuivo a dissipare le paure. Così ho pensato di metter su un format: una campagna sociale motivazionale in cui non si parla solo di successo ma anche di sconfitte e il valore che possono avere se ben gestite. È stato subito un trionfo tra i ragazzi. Poi è arrivato il consenso del mondo accademico e la soddisfazione della medaglia del presidente Mattarella”.

Cosa rappresenta per te Napoli?

“Napoli è la città dove è nata e vissuta parte della mia famiglia. È il luogo dove ho studiato Architettura. È un viaggio in un mondo unico, sorprendente, travolgente. Per lavoro ne vivo le difficoltà che qui spesso assumono forme estreme. Essere al servizio di chi sogna di cambiarne i lati negativi è un privilegio. Non mancano i momenti difficili, ma son certo che solo eliminando il “brutto” si possa far emergere il ‘bello’”.

Il tuo messaggio per gli studenti di Napoli?

“Siate fieri delle vostre origini, di quello che siete, di ciò che hanno fatto illustri conterranei prima di voi. Partite da questi esempi per inseguire i vostri sogni, per affermare il vostro talento. Forse occorre lottare un po’ in più che altrove, ma non è una sfortuna! È solo palestra per diventare più forti e superare ogni ostacolo”.

Quanto è importante denunciare le ingiustizie? E, soprattutto, conviene denunciare?

“È fondamentale ma difficile. Spesso si temono ritorsioni. Per questo mi scrivono in tanti, anche in forma anonima. Ed è motivo di grande soddisfazione. Credo che rappresentare un punto di riferimento per tante persone che sognano un cambiamento sia un autentico privilegio”.

Il ruolo della tv e dei social in questo momento storico…

“Il prestigio della tv resta indiscusso. Oggi però c’è tanta frammentazione e un’offerta sempre più ampia che rende difficile stare dietro a ogni cosa. Molti dicono che la tv ha i giorni contati. Poi guardo i social network e conto migliaia di post in cui si discute di programmi televisivi e capisco che il futuro sta proprio nella fusione delle diverse piattaforme”.

Fai l’inviato da tantissimi anni. Qualcosa è cambiato in questi anni?

“È cambiata la TV, è cambiata Striscia, è cambiata Napoli. I primi anni ero da solo a lottare contro malcostumi radicati da sempre. Per combatterli dovevo superare anche la freddezza di quella società civile che vedeva un attacco alla città. È stato bello riscoprire negli anni che quelle che erano le mie battaglie col tempo sono diventate anche quelle di altre persone. Resta ancora tanto da fare, ma sono certo che possiamo farcela”.

di Vincenzo Rubano

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Valentina ha 18 anni e sogna un amore vero:
lettere, fiori e parole che restano.
Senza vergogna. 💌

#Noncifermanessuno #motivazione #amore
Succede ogni anno, puntuale come le tasse. Il telefono vibra. È stato creato un nuovo gruppo WhatsApp: "Capodanno 2025? 🎉". Ed è in quel preciso istante che, per molti, non parte la festa, ma la tachicardia.

La pressione sociale è maestra nel farci credere che dobbiamo essere sempre disponibili, sempre accomodanti, sempre pronti a dire di sì per non sembrare "quelli difficili". Così, fuori mostriamo un sorriso tranquillo e quella frase di rito. Ma dentro? Dentro c'è un'altra verità che preme per uscire. C'è quel pensiero fisso, onesto e un po' spaventato che sussurra: "Quasi quasi abbandono il gruppo".
Non è voglia di isolarsi. È solo il segnale che stiamo esaurendo le energie nel tentativo di compiacere tutti tranne noi stessi. È il nostro istinto che cerca una via d'uscita dal rumore delle aspettative altrui, chiedendo solo un po' di pace.
Se vi sentite divisi a metà tra quello che dite e quello che pensate, sappiate che è normale. Quella voce interiore che vorrebbe staccare la spina ha tutto il diritto di esistere. Non siete sbagliati voi, è sbagliato pensare di dover performare felicità a comando, 24 ore su 24.

Il vero atto di coraggio, quest'anno, non è partecipare a tutto. È imparare ad ascoltare quel "no" che vi portate dentro senza sentirvi in colpa.

👇 Sinceri: Quanto è difficile per voi dire "no" invece di "va bene tutto"? Scrivetelo nei commenti.

 #noncifermanessuno #capodanno #vigilia #pressionesociale #motivazione
E tu, quando ti sei sentito solə?

 Nel corso dell’undicesima edizione del tour #noncifermanessuno abbiamo denunciato la solitudine e dato voce a chi l’ha provata.
 Proprio per questo, è nato il Golden Buzzer della Solitudine: un totem con un pulsante misterioso che ha invitato chi si sentiva solo a premerlo.
Non è stato un gioco nè un gesto per farsi notare.
 Ogni suono è stato un SOS, un segnale silenzioso ma potente: “ci sono, esisto, sento la solitudine”.
Gli studenti e non solo, lo hanno premuto per curiosità, per esprimere un’emozione, per ribellarsi al silenzio. E ogni pressione del pulsante ci ha ricordato che la solitudine è reale, spesso nascosta, ma può essere portata alla luce insieme.
Perché anche un gesto piccolo può trasformarsi in un grido collettivo: nessunə è solə, #noncifermanessuno

#motivazione #solitudine
Quello che doni senza aspettarti nulla in cambio
ti ritorna.
Non subito, non come te lo immagini…
ma in forme ancora più grandi, più pulite, più vere.
Perché il bene fatto senza conti da pareggiare
è l’unico che moltiplica sempre.
 
#noncifermanessuno  #motivazione
🎅 Buon Natale! 🎄
E ricordate: #noncifermanessuno…
 tranne il pisolino post-pranzo! 😴🍷✨
Inty ci parla di ansia, perché l’ansia non fa differenze:
di età, di genere. La proviamo tuttə.
Il suo messaggio è chiaro:
non evitarla, andiamo oltre.
Anche quando fa paura. ✨💛

#noncifermanessuno #ansia #motivazione
La passione vi salva.
Vi tira su quando siete stanchi, vi accende quando tutto si spegne,
e vi ricorda chi siete quando il mondo sembra confondervi.
Coltivatela, proteggetela, lasciatela guidarvi.
Perché quando seguite ciò che amate…
non vi ferma nessuno.

#noncifermanessuno #motivazione #passione
🎄 Ci stiamo preparando al Natale con la giusta… finta serietà.

#natale #christmas
La tua mente può essere la tua migliore amica o la tua peggior nemica. 🧠

Tutto dipende da come le parli. Se la nutri di paure, ti bloccherà. Se la nutri di obiettivi, ti porterà dove vuoi andare.

Ricorda: non sei vittima dei tuoi pensieri. Sei il loro padrone. Prendi il comando. 🔥

#Mindset #Disciplina #Motivazione #Focus #CrescitaPersonale
C’è una solitudine che non fa rumore,
un disagio che chiede solo di essere ascoltato,
e storie di eroismo universitario che meritano voce.

#NonCiFermaNessuno arriva anche in Belgio 🇧🇪,
con un’intervista esclusiva a Radio Internazionale.
Perché raccontare il coraggio dei giovani, ovunque si trovino,
è il primo passo per non lasciarli mai soli. 💙🎙️

#motivazione
Ci sarà sempre qualcunə che saprà riconoscerti
e amarti per come sei. ✨

#Noncifermanessuno #motivazione

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