#NonCiFermaNessuno di Luca Abete a Didacta per esplorare le “Nuove Solitudini”
Tappa speciale della campagna sociale motivazionale #NonCiFermaNessuno di Luca Abete che ha preso parte a Didacta Italia – Edizione Trentino a Riva del Garda, nell’ambito del progetto Erasmus+ promosso dall’Agenzia INDIRE. Un’occasione unica per l’appuntamento più importante sulla formazione e l’innovazione del mondo della scuola in Italia. «Essere oggi a Didacta non è vetrina, ma un’alleanza con chi vuole elaborare strumenti nuovi per consentire ai ragazzi di continuare a rincorrere i propri sogni – afferma Abete –. Siamo qui per affilare le idee che domani taglieranno le paure e distribuiranno preziosi pezzi di coraggio. Mentre ci si affida sempre più alla tecnologia, la nostra campagna sociale porta la vera rivoluzione analogica: dare valore alle voci invisibili, trasformando le esperienze in patrimonio collettivo utile a diffondere fiducia, coraggio e un bel po’ di entusiasmo».
E l’entusiasmo non è mancato ai 70 studenti del Liceo “Cesare Battisti” di Bolzano e “Giacomo Floriani” di Riva del Garda che hanno ascoltato Abete e preso la parola durante un avvincente talk sul tema di questa edizione: la solitudine. La studentessa Rosa ha affermato che «Partecipare a progetti come questo aiuta nella quotidianità. Non smettete mai di contaminarvi di esperienze nuove». Puntuale l’intervento della studentessa Sara che si è soffermata su un aspetto condiviso da molti: «Sto vivendo un periodo complicato: mi sono persa nella fase di scelta dell’Università e non so cosa fare. Questo evento mi ha aiutata a vedere le cose con più lucidità e a credere in me stessa».
Un tema, quello della solitudine mescolata al disagio giovanile, che è stato affrontato nel corso del talk tenuto da Abete insieme agli studenti, anche dal Presidente dell’Agenzia INDIRE, Francesco Manfredi. «La nostra è una grande sfida. Con #NonCiFermaNessuno di Luca Abete sosteniamo il tema dell’inclusione e l’abbattimento di ogni forma di barriera tra studenti e docenti, tra mondo della scuola e Università».
Apprezzato l’intervento di studenti in collegamento dall’estero impegnati nel progetto Erasmus. «Le testimonianze di chi studia all’estero sono miniere di coraggio: racconti che insegnano più di qualsiasi manuale – conclude Abete –. L’Erasmus è molto più di un viaggio: è un crash test di vita vera, dove la teoria diventa esperienza e la solitudine diventa ponte. Noi le raccogliamo e le mettiamo in circolo come piccoli monumenti all’educazione, all’empatia, al confronto e alla resilienza».
